La cosa più deliziosa non è non aver nulla da fare: è avere qualcosa da fare, e non farla.

venerdì 26 novembre 2010

L'uni, questa sconosciuta

Sono le 10 di mattina di un giovedì abbastanza soleggiato ma comunque freddo in quel di Varese. Tutto normale a parte il fatto che dovrei essere in università a quest'ora. Da un pò di tempo ho ricominciato a seguire le lezioni... si inizia sempre con i buoni propositi e si finisce per ritrovarsi nella stessa situazione dell'anno precedente, con qualche 18 in più sul libretto, sperando, invano, di non doverne registrare più. Ora, gli esami si avvicinano e io ho un metodo infallibile per capire quanti giorni prima iniziare ad aprire il libro: il budino galbi. Ogni mattina, come stamattina, la mia colazione prevede il trangugiamento di uno di questi squisiti budini. Prima di aprirli però guardo sempre la data di scadenza, per tre motivi: primo, dal punto di vista salutare mangiare un budino scaduto è come cibarsi di cacca di elefante, hanno lo stesso colore e se due cose hanno lo stesso colore hanno anche lo stesso sapore; secondo, quei bastardi dell'esselunga si dimenticano sempre più spesso di rimuovere gli alimenti scaduti dai loro frighi con conseguente avvelenamento di chi, ignorante, li compra; terzo, se la data di scadenza è minore della data del mio esame allora niente paura, la giornata procederà tranquillamente, senza intoppi e rimorsi, altrimenti, se la data di scadenza è maggiore della data di esame, è il panico. Da lì mancano mediamente 5 giorni e una vocina isterica continuerà a ripetermi "Sei fottuto!" fino a pochi secondi prima di iniziare a scrivere sul foglio protocollo e un convinto "Hai visto?" subito dopo.
Detto questo io volevo scrivere una lettera a Babbo Natale per convincerlo a regalarmi una laurea triennale. Non chiedo molto, anzi. A lui lascio anche la scelta della facoltà, però, per l'amore del cielo, sia esclusa filosofia!

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