
Lo snowboard è uno sport di scivolamento di recente costituzione, nato sulla scia degli sport da tavola, come surf e skate. Questa è la definizione: non è precisato se deve essere la tavola a scivolare o la persona…
Procediamo alla narrazione dei fatti avvenuti nelle giornate di Sabato 28 e Domenica 29 Gennaio che vedono coinvolti i nostri quattro eroi: Fabri, Cello, Rihi e Dello.
Sabato 28 Gennaio
Abbiamo ormai deciso di passare una rilassante domenica in montagna provando lo snowboard. Per fare questo è necessario noleggiare la "Tavola" che definiremo "Tavola portatrice di Dolori lancinanti". Fabri, organizzatore della spedizione, narra di un posto nei pressi di Como in cui il noleggio costa poco. Allettati dal risparmio decidemmo di intraprendere questo viaggio.
Il gruppo si divide in 2
Squadra A Pilota: Dello Copilota:Cello Su Rover con radio
Squadra B Pilota:Fabri Copilota/ Uomo terrorizzato :Rihi su Lancia Y con Fabri che canta al posto della radio.
Il viaggio ha lo stesso livello agonistico della Lisbona-Dakar e lo stesso rischio di morte per i partecipanti.
Il luogo da raggiungere non è cosi vicino come appare dalla descrizione di fabri: si trova nei pressi di Appiano Gentile(Inter Campione!!!!!!!!) e bisogna percorrere una strada "battuta" da puttane, sempre a stare a sentire i racconti di Fabri (puttane viste tre e egual numero di rischi di incidenti causa distrazione di del pilota della squadra B).
Ci si perde quelle 2/3 volte messe in preventivo ma si giunge a destinazione. Qui per la somma di 21 euro (più 10 di benzina) ci guadagnamo le quattro tavole più brutte della storia dello sci e scarponi coordinati. Caricata l’attrezzatura nella macchina della squadra A si procede sulla via del ritorno…
Nella prossima puntata Fabri, dopo essere stato in coma 25 anni, si risveglia e scopre di essere Gay, Dello di essere un Alieno e Cello e Rihi devono lottare fino alla morte per la conquista dell’universo.
Vi piacerebbe un avventura in sano stile Beautiful? E invece no…
Domenica 29
Premessa: Il sabato si era concluso con la decisone di andare (sempre su proposta del Leader Fabri) sullo Splugen. Il problema sorse la sera quando ci accorgemmo che la strada non era breve (45 minuti, secondo il carismatico Leader) bensì prevedeva 250 km di cui 100 in autostrada svizzera e noi, essendo sprovvisti del bollino per accedere alle Magiche Autostrade svizzere, optammo per una meta in territorio nazionale denominata Macugnaga.(è grazie a noi che l’economia gira)
Alla Partenza delle 7 e 30 (Io e Cello hanno avuto la brillante idea di andare a letto all’1) il gruppo si divide con le squadre del giorno precedente…
L’esperto Pilota della macchina A prende la testa della corsa aiutato dal Navigatore satellitare e dall’aiuto del Fisico Cello( Fisica di Need for speed, sia chiaro), la squadra B arranca con l’inesperto pilota/leader (probabilmente è la sua prima guida) e senza navigatore satellitare supportato solo dal me che con cartina in mano avrei dovuto orientarmi con azimut e bussola (Dannata Arreghini).
Per fortuna l’Autostrada è dritta e, curve a parte, si procede tranquillamente.
Se escludiamo il tentativo della squadra B di sfondare un guard-rail, mancato solo all’ultimo istante (Dannato Fabri).
Usciti dall’autostrada si percorrono 28 Km di tornanti non previsti ma si giunge vivi a Macugnaga.
Procedo ora alla descrizione dei nostri eroi che indossano le loro uniformi ufficiali.
I quattro Power Rangers:
Fabri: Il White Ranger oppure Il Gelataio.
Presenta pantalone bianco sporco, cappello tipico da Fabri per proteggere il suo punto debole: i capelli non pettinati. Mascherina protettrice che lo fa apparire molto professionale e guanti legati con nodo doppio alla giacca che lo fan sembrare un povero pirla. Sotto la giacca indossa una speciale maglietta termica che porta la temperatura corporea a circa 65°(Fabri è l’uomo termico: la sua temperatura normale è di 60°).
Cello: il Green Ranger.
Il più "Rustico" dei 4 presenta pail multi colore inguardabile, perché nascosto dalla giacca, pantalone coperto da rivestimento verde plasticoso, utile sia per difendersi dalla neve sia dagli insulti per quei ridicoli calzoni da sci aderenti che porta sotto. Mascherina pro che perde nero dai bordi e 2 lenti a contatto, di cui una messa forse al contrario, che lo abbandonerà durante le ultime discese.
Dello: Il Blu Rangers.
Presenta un pantalone di un blu chiaro utilissimo per essere ritrovato dai cani in caso di valanga ,cappello poco adatto per escursione a 2500 m e più adatto per serata da fighetto in discoteca. Non indossa occhiali di alcun tipo, solo lenti a contatto legate all’occhio con colla per evitare di perderle nelle varie e ripetute cadute.
Rihi: Il Black Rangers
Nettamente il più figo (:mhhae: ndCello) dei 4 se non fosse per il pantalone che presenta un leggero difetto alla patta che si rifiuta di chiudersi e rimarrà aperta per tutta la giornata. Indossa un maschera ninja per proteggersi dal freddo saggiamente tolta dopo 2 sec poiché troppo ridicola. Presenta scarponi in chiaro stile fantozziano in iuta e corda.
Bene come in un qualsiasi videogioco a noi si è presentata la scelta del livello di difficoltà:
BimboMinkia-Normal-Extreme
Noi siamo molto pro per questo optiamo per il livello Extreme…
Prima discesa:Livello Extreme
Dopo 20 minuti di funicolare,in cui i navigatori si sono abbondantemente vendicati del terrore patito in macchina, raggiungemmo la cime di una vetta e ci apprestammo ad effettuare la prima discesa.
La prima discesa è lunga circa 10 metri e presenta una discreta inclinazione.
Fabri si mette in mostra subito con una discesa perfetta lo segue Cello, con la differenza che quest’ultimo porta con se un pezzo del bordopista…
Rimaniamo in vetta solo Dello e io. Decido di prendere in mano la situazione e effettuo una discesa quasi perfetta caratterizzata da una sola caduta per metro e, dopo un’ escursione nella neve fresca, giungo dai primi 2. Dello mi emula in tutto.
Qui pronti a nuove avventure parliamo con un tizio apparentemente molto pro che ci prospetta uno scenario non molto piacevole,la possibilità di scegliere solo tra 2 piste:
Pista Nera che definiremo della "morte "che viene subito scartata.(si vedeva l’inizio ma non la fine della pista e la pendenza era di circa del 90%)
Pista Rossa che viene tentata da 3 valorosi(Rihi,Cello;Fabri).
Il tutto coordinato da un buffo congedo, che suona piùomeno così: "Se vi piace ammazzarvi…"
La pista appare ripida ma la difficoltà maggiore è la salita che dovrebbe essere effettuata con l’uso dello Skilift.
Fabri il più esperto riesce a salire senza difficoltà apparenti.Voto 7.5
Cello con atteggiamento saccente definisce la salita "una cazzata". Dopo 2 metri (era ancora in pianura, la salita non si vedeva manco in lontananza) cade rovinosamente verso il dirupo e viene salvato solo dalla rete protettrice. Voto:8 Ottimo il tentativo di camuffare un suicidio in incidente.
L’ultimo a tentare sono io che dopo un’iniziale incertezza riesco a salire salvo cadere rovinosamente appena la salita inizia a farsi più ripida. Voto6+ Non male per essere la prima volta ma da Mr. Plow ci si aspetta sempre di più.
Dello finge di provarci, e continuerà a sostenere di averci provato, pur avendo semplicemente fatto la coda per poi tornare indietro giunto al suo turno…
Dopo aver effettuato una discesa grazie al poco attrito offerto dal nostro abbigliamento, decidemmo di tornare a valle per raggiungere piste più adatte al nostro livello
Dopo altri 20 minuti di discesa di funivia e una pausa per nutrirsi in un ristoranate in cui il cibo è ottimo, il costi molto contenuti ma il servizio fa schifo (unico posto al mondo dove tu ordini e loro per farti risparmiare ti leggono nel pensiero e non ti portano la roba) con cameriera molto incazzosa si riprendono le macchine per raggiungere la seconda pista.
Seconda discesa Livello di Difficoltà: Bimbominkia
Visti gli scarsi risultati ci fermammo alla pista per bambini (Kinder park) per imparare almeno a stare in piedi.
La pista appariva molto facile se non fosse stato per la presenza di un centinaio di bambini nettamente molti più abili di noi.
Qui si tentarono molte discese con cadute molto esilaranti (e anche dolorose siccome la pista era un misto di terra neve ghiaccio). Dopo circa un ora i bambini schifati dalla nostra incapacità abbandonarono quella pista, per la gioia delle madri terrorizzate.
Stili di discesa :
Fabri: un uomo lento che cerca di affinare la tecnica. Non cade mai ma la sua velocità ne risente parecchio…quasi lo fa apparire fermo. Diciamo un po’ come Max Biaggi.
Cello: nettamente più veloce di Fabri ma anche più instabile tenta qualche evoluzione ma finisce sistematicamente a terra. Come Melandri ci mette la foga, il talento ma finisce a terra
Dello: le cadute si ripetono ma non perde la fiducia. Anzi inizia a divertirsi come Hayden che dopo anni e anni alla giuda di una honda ha scoperto come si guida.
Rihi: per non smentirmi tento in tutti i modi di devastare il mio fisico, dopo circa 20 minuti di tentatiti di discesa alcuni discreti altri pessimi decido di provare un salto e, per meglio dire, un 360°. Il risultato non è dei migliori: atterro rovinosamente di faccia (che rimarrà sfregiata a vita).
I miei compagni da veri amici se ne fregano e se la ridono, la gente mi guarda come se fossi un fenomeno da circo. Insomma non proprio una bella situazione. Un po’ come Stoner sempre per terra nel tentavo di qualche evoluzione come i grandi campioni, ma lui non lo è…
Dopo la mia caduta, i due membri più esperti del gruppo decidono che il tutorial è finito e siamo pronti ad affrontare una discesa di normale difficoltà.
Terza ed ultima discesa Livello di Difficoltà media (non fatevi ingannare è quella in cuoi ci siamo procurati i traumi più seri)
Riprendemmo le macchine (quella di Fabri inizia ad accusare un rumorino sospetto) per raggiungere l’ultima e definitiva pista.La pista non è molto ripida ma è dannatamente lunga per raggiungere la vetta bisogna prendere un allegra seggiovia panoramica molto bella e suggestiva la prima volta una gran rottura di ciglioni le successive.
Vista la mia scaramanzia decido che non è il caso di salire con Fabri e mi scelgo come compagno il buon Cello.
La funivia viaggia a circa 10 metri da un torrente gelato e il freddo si fa sentire questo infastidisce il povero Cello che deve aver rispeccato i talenti da frost è passato ad arcano viste la sua bassa resistenza alle basse temperature.
Arrivati in cima mi trovo davanti un dilemma allucinante come cazzo si scende da una seggiovia con un snow legato a un piede cello noto per le sue spiegazioni brillati mi comunica che basta scendere (si lo so ogni tanto da risposte geniali) preso dal panico emulo cello se non fosse che mi trovo davanti un pirla che mi indica l’uscita ma per evitarlo sbaglio strada e per poco non stronco la giovane vita di un povero bambino.
Questa pista come scritto in precedenza è lunghissima e questo comporta un infinità di cadute non mi è possibile riportare un cifra attendibile poiché ad ogni botta il mio cervello subiva un reset (un po’ come se facessi a pugni con Mike Tison).La pista è variegata presenta curve veloci e strette ,discese ripide ,lunghi rettilinei e paletti per lo slalom utile solo per uccidere persone e allegri punti morti in cui se la tua velocità non è sufficientemente elevata ti fermi e cadi come un pirla.
Le discese si ripetono con sempre lo stesso ordine di arrivo Cello seguito da Fabri a breve distanza Dello e successivamente in un lasso di tempo indeterminato il mio arrivo lento e dolorante ma è dopo una seconda discesa apparente nella norma che si scatenò la Bestia